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Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita consacra la provincia di Benevento come uno dei poli più dinamici e strategici per le filiere agroalimentari DOP e IGP italiane, con un valore alla produzione complessivo di 59 milioni di euro. La vitivinicoltura sannita si conferma dunque il cuore pulsante del settore, affermandosi come pilastro dell’economia locale e regionale. Nel comparto vino della Campania, tra le denominazioni con il maggiore ritorno e impatto economico, rientrano le indicazioni geografiche: Benevento IGP, Falanghina del Sannio DOP e Sannio DOP.

Forza e resilienza per la Dop Economy sannita, che continua a rappresentare un asset strategico per il sistema produttivo locale e regionale, nonostante le difficoltà del settore agricolo e dei mercati globali. Ecco i numeri per il 2024. In solo tre mesi Benevento IGP : 3.313.940; in 11 mesi Aglianico del Taburno DOCG : 248.437, Falanghina del Sannio DOC : 4.781.835 e Sannio DOC : 5.297.018, per un totale (tranne Benevento IGP, partito a fine agosto) di 13.641.230 bottiglie certificate per oltre 50 milioni di euro di valore alla produzione.

Il comparto vino si conferma quindi un motore economico non solo per il Sannio ma per l’intera regione Campania, registrando nel 2023 un valore alla produzione di 101 milioni di euro ed il coinvolgimento di circa 4.406 operatori. Tali risultati rafforzano il ruolo della Campania nell’ecosistema nazionale della Dop Economy, prima regione del Sud Italia per valore alla produzione con 921 milioni di euro nel 2023, generati dalle 59 filiere del cibo e del vino DOP IGP ricadenti sul territorio.