Anche se il settore enologico è stato ultimamente caratterizzato da un calo dei consumi, e in una certa misura anche dell’export, c’è chi guarda sempre con fiducia al mercato italiano, che tra l’altro sembra capace di assorbire circa il 50% della sua produzione di vino.
Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola nel 2023 il 45% del mercato mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale delle chiusure per vino. Con un totale di 56 filiali, di cui 22 distribuite nei principali Paesi enoproduttori, esporta in più di 100 Paesi con aziende distribuite nei cinque continenti.
E’ un dato oggettivo che Amorim Cork Italia sia l’azienda leader nella produzione e vendita di tappi in sughero sul nostro territorio: in un anno complesso, caratterizzato da conflitti e inflazione, ha mantenuto solide basi per qualità ed avanguardia tecnologica della sua produzione e con una capillare presenza sul territorio, si è impegnata a veicolare il suo principio della superiorità del tappo in sughero, rispetto ad altre chiusure, per tutela tecnica, perfezione sensoriale, esperienza premium data ai vini, oltre che per ragioni culturali. I dati economici aziendali hanno visto una crescita del +2,5% rispetto all’anno precedente, con 77 milioni di euro di fatturato a seguito della vendita di 633 milioni di tappi in sughero a 3.700 cantine.
“Nel 2023 il canale HoReCa ha avuto un ruolo primario, anche grazie al boom del turismo, ma non ha compensato il calo dei volumi di settore, che per molte aziende sono risultati di doppia cifra. Se noi abbiamo guadagnato posizione, lo dobbiamo a un team coeso e preparato: le persone Amorim sono la sua forza e il suo valore inimitabile. Se possiamo guardare al futuro con fiducia, ad esempio all’obiettivo di mercato di 700 milioni di tappi nel 2024, è grazie a chi, dal customer care alla forza vendita, ha dimostrato senso di appartenenza, professionalità estrema, umanità sempre presente” – dichiara Carlos Veloso dos Santos, CEO di Amorim Cork Italia -. “Questo permette una produzione migliore e, per noi, significa offrire un valore aggiunto unico a ogni bottiglia chiusa con il nostro sughero, simbolo d’eccellenza da ogni punto di vista”.
L’azienda si appresta ora a festeggiare i 25 anni di presenza in Italia, investendo in un ampliamento della sede operativa che da 3.600 mq passerà a 8.000 mq, il tutto senza mai fermare la filiera e con una previsione di aumento della capacità produttiva del 50% per fine 2024.
Tra le iniziative, appare rilevante la possibilità esclusiva di certificare i crediti di CO2 dei propri tappi. Un nuovo traguardo per la sostenibilità è stata infatti la revisione del disciplinare VIVA (Programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano) che prevede l’uso dei fattori di emissione carbonica calcolata dai produttori di packaging al posto dei dati standard, migliorando le prestazioni climatiche delle bottiglie di vino. Significa che Amorim Cork Italia può rendicontare il bilancio di CO2 a chi sceglie le sue chiusure in sughero, la cui carbon footprint viene rilevata per l’intera filiera.
Prosegue poi con successo il progetto Etico, a favore di sostenibilità ambientale e sociale. La tendenza è ora maggiormente rivolta alla promozione di Suber, il progetto di recupero e valorizzazione della granina di tappi di sughero usati che diventano arredamento e accessori di alto design. L’ottica è quella di generare una economia circolare propria del sughero, all’interno di un concetto di economia circolare più vasto: questa materia prima, dono di Madre Natura, già utilizzata come tappo e poi tritata per il recupero, torna in cantina sotto nuove vesti, quelle di un complemento di arredo ricercato e funzionale. Il progetto Suber è così destinato a diventare fonte d’ispirazione per l’intero settore, quasi uno stile di vita votato alla sostenibilità.
Il sughero è quindi rappresentato come un valore premium, baluardo della sostenibilità ambientale, capace di elevarsi, attraverso le politiche dell’azienda nonché molteplici iniziative, a difensore della sostenibilità sociale. La casa madre in Portogallo è pioniera di un progetto di riforestazione unico nel suo genere che nei prossimi 4 anni prevede la piantumazione di 1,5 milioni di nuove querce da sughero, di cui 400.000 solo nel 2024. Un progetto lungimirante, dati i tempi richiesti ad una quercia per crescere, che ben rappresenta la filosofia aziendale a cui è caro un antico proverbio greco: “Una società diventa grande quando gli anziani piantano alberi sapendo che non siederanno mai sotto la loro ombra”.