DDM) La Sardegna non è solo mare, acqua stupenda.
E’ anche, e meravigliosamente, vino.
La Sardegna più autentica la si scopre attraverso i suoi vitigni, sia quelli autoctoni, di straordinaria ricchezza ancestrale, sia quelli importati, perfettamente integratisi con l’ambiente insulare nel corso dei tempi.
La vocazione vitivinicola di questa terra è profondamente legata alla sua storia e cultura ed al suo territorio, da sempre ideale per la vitis silvestris e dimostrato dall’esistenza di suoi esemplari tra i più antichi al mondo, come la vite di Bacu Biladesti a Urzulei, la quale con i suoi 134 centimetri di circonferenza “non ha rivali al mondo”, come dice il prof. Mario Fregoni (Presidente onorario dell’OIV), situata in un contesto caratterizzato da tronchi di ontani, corbezzoli e querce, anch’essi pluricentenari.
Dunque un gran numero di vitigni selvatici addomesticati nell’antichità è coltivato qui ancora oggi, vitigni autoctoni la cui produzione ha un carattere fortemente identitario.
E la Sardegna non è solo Cannonau e Vermentino, ma anche altri vitigni che danno vita a produzioni di alto livello. Il vitigno Monica è, p.es., il rosso più diffuso nel sud della Sardegna.
Anche il Nuragus è una DOC molto diffusa: ha un’origine antica, forse autoctona o forse importata dai Fenici. E da queste uve si ottiene anche un ottimo vino da dessert, che potrebbe coincidere con il “Muscadeddu de Nuragus” di cui si parla in alcuni testi e atti notarili del ‘600. DOC nata nel 1975, la sua produzione è consentita solo nelle zone di Cagliari, Oristano e Nuoro.
Tra i vitigni a bacca bianca della Sardegna, è ancora oggi il più coltivato seppur con una graduale tendenza ad una riduzione delle superfici.
La notevole diffusione che questo vitigno ha avuto negli anni passati va ricercata nella sua rusticità e resistenza, nell’adattabilità ad ogni tipo di terreno e, soprattutto, nella sua generosità produttiva che una volta era fattore importantissimo.
Dalle uve Nuragus si ottiene un vino giallo paglierino, tendente al verdolino, con un naso di fiori bianchi, mela verde e note agrumate, sapido e piacevolmente fresco.
E proprio a NURAGUS, piccolo comune nel cuore della Sardegna, a circa 70 km. da Cagliari, troviamo l’Azienda Agricola SOI.
A parlarne sarà proprio il suo proprietario, Stefano Soi, un architetto di professione che, seguendo le orme del nonno agronomo Efisio, ha realizzato la sua passione in una piccola interessante azienda a cui ha impresso una precisa e “raffinata” identità anche attraverso l’utilizzo di materiali naturali tipici dell’isola.
Ho avuto modo, tra gli altri, di degustare un suo sorprendente Nuragus in anfora.