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Next Generation, sostenibilità, enoturismo, trasformazione digitale, presenza crescente delle donne in ruoli strategici, ricerca ed innovazione. Il sondaggio di Assovini Sicilia traccia così un bilancio della realtà associativa più rappresentativa (100 aziende) puntando su elementi che si rivelano strategici per gli obiettivi futuri.

La presidente AssoviniSicilia, Mariangela Cambria.

Assovini Sicilia si prepara ad affrontare le sfide globali attraverso la competenza delle aziende vitivinicole e la vincente strategia dell’associazionismo. L’associazione si rivela capace nell’intercettare i cambiamenti del tempo e tradurli in azioni efficaci per il settore vitivinicolo” – commenta la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria.

Il nuovo volto delle aziende vitivinicole siciliane sono giovani dinamici, spesso con studi ed esperienze fuori dall’isola acquisite in diversi campi, dal marketing all’architettura, dall’economia all’enologia e all’hospitality. E tutti con in comune tanta passione, una storia familiare ed aziendale legata al vino, la voglia di contribuire attraverso  le proprie  esperienze formative. Next Generation è già una realtà per Assovini Sicilia: secondo il sondaggio curato in collaborazione con P&G, il 58% delle aziende presenta almeno un under 35 in ruoli strategici di management, promozione, produzione ed ospitalità. In maggioranza donne.
 
Secondo il sondaggio che ha coinvolto le aziende associate di Assovini Sicilia, circa il 77% delle cantine intervistate è rappresentato da aziende agricole e il 7% da cooperative di viticoltori. Si tratta di piccole e medie realtà – il 74% delle cantine sono gestite a conduzione familiare – che offrono un prodotto sempre più identitario. E sempre più donne occupano ruoli strategici nelle cantine di Assovini Sicilia. Difatti la presenza femminile in azienda risulta in crescita : il 97% delle cantine ha almeno una donna in ruoli strategici, il 59% rappresenta la propria stessa cantina e il 46% riveste ruoli di management nel settore del marketing e promozione, mentre nel 25% dei casi le donne occupa no ruoli di direzione tecnica e controllo di qualità.
 

Assovini candida l’Isola a wine destination
Consapevoli del trend in crescita dell’enoturismo siciliano, i soci di Assovini Sicilia hanno scommesso sul binomio turismo e vino contribuendo con successo a trainare il brand Sicilia e a valorizzare il proprio il territorio. Le aziende di Assovini Sicilia hanno deciso di investire sempre di più nell’enoturismo: il 90% di queste possiede una struttura adibita all’enoturismo per la degustazione in cantina, il 32%  una struttura ricettiva con posti letto e il 30%  una proposta di ristorazione. Parliamo di servizi  sempre più curati e diversificati, capaci di trasformarsi in wine experience: oltre il 51% offre dai corsi di cucina ai percorsi benessere, dal wine trekking a tours che interagiscono sempre più con il paesaggio e la cultura dei luoghi.

Biologico, biodiversità e sostenibilità
Sono oltre 19.600 gli ettari coltivati dalle cantine intervistate, distribuiti su tutto il territorio siciliano, dei quali il 34% in regime biologico (6.750 ha). Una Sicilia sempre più sostenibile in toto grazie anche alle aziende del vino: il 34% delle cantine Assovini  intervistate detiene una certificazione SOStain, programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, allo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale. Il 75% delle cantine produce vini biologici e il 13% possiede la certificazione carbon footprint. In un contesto dove cresce la sensibilità per la tutela dell’ambiente, sono molteplici gli investimenti che riguardano azioni a sostegno della biodiversità (71% delle aziende), della realizzazione di impianti fotovoltaici (64%), della riduzione delle emissioni di gas effetto serra, oltre che del risparmio idrico e della tutela e conservazione del paesaggio (12%).
Trasformazione digitale
Quasi la totalità delle aziende, negli ultimi anni, ha investito in soluzioni gestionali atte ad un maggiore controllo di qualità sia in termini di produzione (56%) che di logistica (46%), un controllo in tempo reale dei vari processi aziendali, oltre ad un nuovo approccio dinamico e professionale verso la comunicazione digitale e l’e-commerce, favorendo il dialogo con potenziali clienti e la fidelizzazione di clienti ed appassionati in tutto il mondo.  Il 72% delle aziende ha investito in processi e strumenti digitali per il marketing attraverso l’introduzione di una serie di cambiamenti tecnologici e nuovi approcci organizzativi, culturali e manageriali, associati all’utilizzo di nuove tecnologie digitali.

Scienza, sperimentazione e ricerca 
Il 29% delle aziende di Assovini Sicilia intervistate ha attivato progetti grazie a partnership con varie università, istituti, enti e centri di ricerca,  conducendo sperimentazioni in vigna e una serie di studi riguardanti l’analisi dei suoli, la genetica delle varietà impiantate, la valutazione dell’efficienza idrica di nuovi portainnesti di vite, il contrasto alla diffusione della cicalina con trappole cromotropiche, l’utilizzo di sistemi sempre più sostenibili per la lotta alla malattia delle piante. Il 16% ha invece intensificato la sperimentazione e la produzione di oltre 20 varietà reliquia che fino a qualche decennio fa sembravano estinte: Vitrarolo (10%), Lucignola (7%) e Minnella Bianca (6%) sono le varietà maggiormente utilizzate.

fonte: uff. comunicazione AssoviniSicilia