Search on this blog

Per la serie grandi denominazioni grandi territori, il Piemonte offre sicuramente quanto di meglio si possa bere e gustare, nonché visitare dal punto di vista sia naturalistico sia culturale. Partendo dal capoluogo di regione, non mancano certo le occasioni giuste per poter vivere sublimi esperienze sensoriali. A Torino, per esempio, vive bellezza, sì austera, a volte scontrosa, ma con gallerie storiche e certe piazzette che rimandano a memoires di gusto francese che non lasciano indifferenti e che disvelano luoghi di piacere culinario ed enoico.

Non a caso si è parlato, all’interno dell’evento Grandi Langhe appena conclusosi a Torino, del progetto in corso relativo alla Menzione Geografica Allargata, in pratica la menzione facoltativa del termine Piemonte in etichetta. Ma con quale utilità…?

Si tratta di un’idea della Regione a sostegno delle produzioni piemontesi, che mira a dare un incentivo alla percezione e alla comunicazione dell’origine regionale dei prodotti. Un’opportunità facoltativa per i produttori ma utile per il consumatore dal momento che in Italia abbiamo molte menzioni e prodotti storicamente conosciuti di cui però spesso, specie all’estero, si ignora la

precisa provenienza geografica. Sembrerebbe una cosa scontata ma permette invece di collocare precisamente un certo prodotto sul territorio dello Stivale” illustra il presidente del Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Ettore Germano.

Eravamo dunque a Torino per la nona edizione di Grandi Langhe organizzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani con il Consorzio di Tutela Roero e in collaborazione con Piemonte Land of Wine, il consorzio dei consorzi dall’attività puramente promozionale, ma anche il primo a poter comunicare le vie per attuare il suddetto progetto. L’annata 2024 ha segnato per il Barolo DOCG un +6% di imbottigliato rispetto all’anno 2023 e in particolare un +32% per il mese di dicembre, a conferma dell’interesse verso la denominazione e per l’ultima annata 2021 che sta uscendo sul mercato. Stabilità per le altre denominazioni, tra cui il Barbaresco DOCG, e un +12% annuale raggiunto dal Langhe DOC Nebbiolo.

Altri numeri? Oltre 5.000 presenze (in crescita), di cui circa un 20% dall’estero. 500 cantine presenti, di cui 380 da Langhe e Roero e 120 dal resto del Piemonte. Più di 3000 referenze di tutte le DOC e DOCG piemontesi, tra cui Alta Langa, Canelli, Carema, Colli Tortonesi e Dogliani, Erbaluce di Caluso, Gavi, Nizza, Verduno, Ghemme e Gattinara, Asti. 

E le novità di questa edizione? “La creazione di un’area stampa dedicata alla degustazione degli oltre 150 giornalisti, italiani e stranieri, che hanno potuto così assaggiare più di 700 referenze delle ultime annate di DOC e DOCG della regione, con il servizio di AIS Piemonte,” ha aggiunto il Presidenteoltre ad aver accolto tutte le altre denominazioni piemontesi perché l’unione può solo che rafforzare l’immagine del Piemonte del Vino”. Ha poi concluso affermando che “in merito alle prime impressioni sull’annata 2021, ho ricevuto interessanti ed ottimi giudizi da parte dei degustatori “.

In effetti l’annata 2021 si è presentata con caratteri di eleganza e carattere, evidenziando un’alta qualità globale, che la fanno presagire come una delle migliori del Barolo, ed una certa diversità fra i vari interpreti che si tramuta però in valore aggiunto, con ovviamente punte di eccellenza particolari. Abbiamo inoltre gradito la possibilità di soddisfare un certa curiosità degustando un discreto numero di referenze delle altre denominazioni.

Il Consorzio si prepara ora ad affrontare la programmazione negli Stati Uniti con BBWO2025 tra febbraio e marzo, a riprova che gli USA restano uno dei principali mercati di riferimento per le denominazioni piemontesi.
E per questa sua quarta edizione si prevede un roadshow di Academies che toccherà le principali città di Arizona, Colorado e Texas per poter incontrare oltre 200 operatori del settore e presentare le denominazioni Barolo e Barbaresco: l’educazione e la formazione del trade si confermano essere un asset fondamentale su cui investire.