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Si pensava ci fosse ancora tempo. E invece il tempo lo sapeva già.

Questa notte, a 72 anni, ci ha lasciato Andrea Franchetti dopo lunga malattia.

Andrea è stato una persona speciale: è stato fra i primi ad aver intuito la potenzialità vinicola del territorio dell’Etna, così unico, e a voler intraprendere qui un percorso avventuroso e visionario con l’intento di trarre, ormai venti anni fa, il massimo dal Nerello Mascalese, un vitigno allora dimenticato. Nasce così l’azienda di Passopisciaro. Così come a Trinoro in Val D’Orcia, area da pascolo divenuta terra madre di un vino spettacolare come il Tenuta di Trinoro.

Egli ha lasciato un segno indelebile fra chi lo ha conosciuto e oggi lo ricordiamo per la sua vivacità mentale, la capacità di veder oltre certe situazioni e di essere forza trainante per chi aveva intorno, a cui ha lasciato in eredità un certo modo di interpretare un territorio.

Ogni assenza sull’Etna, a cui sono legata a doppio filo per ragioni personali, rappresenta per me un colpo al cuore e all’anima, ancor più se di uomini di tale spessore e passione.

Nel ricordo di Vincenzo Lo Mauro (Az. Passopisciaro), che lo ha incontrato l’ultima volta il 20 novembre scorso, vive ancora la forza di un uomo risoluto e tenace: ”Non venirmi più a trovare, la prossima volta sarò io a venire da te”.

Lo saluteremo domani a Roma alle 15.30 nella Chiesa dell’Aracoeli.