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di Daniela De Morgex

In un’assolata domenica ecologica, per intenderci quelle con il blocco della circolazione automobilistica nella Capitale, è stato sorprendente e piacevole scoprire la grande affluenza di pubblico ad un evento così natalizio e “ghiottoso” come Panettone MAXIMO, ormai da 5 anni l’appuntamento con i migliori panettoni artigianali prodotti non solo a Roma e provincia, ma da quest’anno provenienti anche dal territorio nazionale.

L’organizzazione BortolanCarnevali & partners ha deciso il Salone delle Fontane all’Eur per lo svolgimento dell’evento, scelta ottima per la comodità di parcheggio e la tranquillità della zona nei giorni festivi.

Si è potuto assistere ad una serie di show cooking, degustazioni e talk show a tema alta pasticceria delle feste, con la partecipazione di Francesco De Padova, pastry chef del ristorante Santa Elisabetta di Firenze (2 stelle Michelin), di Iside De Cesare, chef/pastry chef del ristorante La Parolina di Trevinano (1 stella Michelin), di Ferdinando De Simone, pastry chef del Lorelei di Sorrento (1 stella Michelin) e di Giovanni Fedeli, pastry chef del ristorante-resort La Madernassa di Guarene (1 stella Michelin).

Non è mancato un supporto di solidarietà sociale, in questo caso ad Airone, progetto a sostegno degli orfani di femminicidio e delle famiglie affidatarie che si concretizza tramite accoglienza e ospitalità temporanea nella Casa di Airone, con un piano socio educativo personalizzato e corsi professionalizzanti. E’ stato inoltre donato un gran numero di panettoni alla So.Spe. l’Associazione Solidarietà e Speranza di Suor Paola impegnata nel sostegno e nel recupero di donne, bambini e adolescenti vittime di violenza e povertà.

Ma torniamo ai veri protagonisti.

Nell’ambito dei vari contest i requisiti fondamentali per il dolce lievitato per eccellenza sono stati l’utilizzo del lievito madre, la grammatura di 1 kg., la non ammissione di ingredienti come la margarina, il burro tracciato, le uova liofilizzate e gli aromi sintetici, oltre all’assenza di conservanti, emulsionanti ed additivi.

I premi assegnati da giurie di esperti e giornalisti enogastronomici, tra le 42 pasticcerie e forni partecipanti, sono stati per il Miglior Panettone tradizionale, il Miglior Panettone al cioccolatoPremio della stampa estera, il Miglior Packaging, la Miglior Comunicazione digitale Premio del Pubblico :

categoria tradizionale

1-Vizio (Roma)

2-Spiga d’Oro Bakery (Roma)

3-Maison Lafé (Roma)

4-Bonfì (Tolfa, RM)

5-Gerry Pasticceria (Agnone, IS)

categoria Al Cioccolato

1-Vizio (Roma)

2-Solo da Manduca (Aprilia, LT)

3-Pane e Salumi (Latina)

4-Fortini Lab (Albano Laziale, RM)

5-Bonfì (Tolfa, RM).

Categoria Stampa estera

1-Solo Da Manduca (Aprilia, LT)

2-Sabotino (Roma)

3-Bonfì (Tolfa, RM)

4-Fortini Lab (Albano Laziale, RM)

5-Maciste Pasticceria (Cori, LT)

 Categoria Miglior Packaging

1-Pasticceria Panzini (Subiaco)

2-Vizio (Roma)

3-Fratelli Lattanzi (Roma)

4-Pane e Salumi (Latina)  

5-Pasticceria Max (Roma)

categoria Miglior Comunicazione Digitale

1-Il Frantoio (Colle di Val d’Elsa, FI)

2-Giano Pasticceria Contemporanea (Roma)

3-Pasticceria Panzini (Subiaco, RM)

4-Pasticceria d’Antoni (Roma)  

5-La Dolce Tuscia (Capranica, VT)

categoria Premio del pubblico

1-Spiga d’Oro Bakery (Roma)

2- Caffè Masulli 1927  (Somma Vesuviana, NA)

3- Zest Pasticceria (Ardea, RM)

4-Antico Forno Carbé (Siracusa)

5-Pasticceria D’Antoni (Roma).

Pertanto VIZIO di Roma si è aggiudicato i due premi più rappresentativi.

Una menzione personale va a due pasticcerie, specificando che sono un’appassionata della tipologia tradizionale:

Re di Dolci, di Pietro Sparago, di Caserta: azienda di famiglia nata nel 2015, di cui ho apprezzato la gran cura nella selezione delle materie prime per la creazione dei propri prodotti. Mi ha particolarmente colpito l’elegante olfattiva  fresca ed agrumata.

Maciste Pasticceria, di Andrea Ceracchi, di Cori (RM): già pluripremiato in campionati mondiali, nasce nel 2008 in questo piccolo centro tra i Monti Lepini. Decisamente innovativo, ha presentato un lievitato da fermentazione spontanea di olio e bucce di arancia, con uva Cesanese del territorio, che va degustato con un filo di olio evo a maturazione intensa di qualità Itrana, cultivar del territorio, che viene fornito all’interno della confezione.