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Un cavillo inserito dalla Commissione Ue rischia di compromettere la corretta evasione degli ordini di Asti Spumante e Moscato d’Asti, per le prossime Festività. Sono infatti circa 20 milioni le nuove etichette già stampate che a oggi risultano inservibili”. Così ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Lorenzo Barbero, a commento delle disposizioni della Commissione Ue a una settimana dall’entrata in vigore della nuova etichettatura sui vini europei (8 dicembre). Secondo il Consorzio, le imprese della denominazione da tempo avevano provveduto a uniformarsi al Regolamento (2021/2117) anche in vista della campagna natalizia degli spumanti e moscati, ma ecco la pubblicazione delle linee guida europee solo il 24 novembre scorso. 

Il Consorzio Asti Docg chiede alle istituzioni italiane e a quelle dell’Unione europea di attivarsi con estrema urgenza per ripristinare quella certezza giuridica necessaria per il rispetto degli obiettivi comunitari. Serve dunque ora  ottenere da Bruxelles il consenso all’utilizzo, fino a esaurimento scorte, delle etichette stampate prima della pubblicazione delle linee guida per non mettere in difficoltà  l’economia di un territorio con oltre mille aziende consorziate ed una produzione di oltre 100 milioni di bottiglie in buona parte commercializzate proprio sotto Natale.

Il Regolamento “etichettatura” , definito due anni fa, prevedeva la possibilità di fornire, attraverso l’e-label (QR code), informazioni per via elettronica in merito agli ingredienti e alle dichiarazioni nutrizionali dei vini e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. In previsione di ciò, tutti  i produttori si erano già organizzati attraverso la stampa di centinaia di milioni di etichette, etichette per la cui stampa o modifica sono necessarie almeno due settimane di lavorazione.  Invece una settimana fa la Commissione Ue ha inserito nelle linee guida la necessità di identificare il QR code attraverso la parola “ingredients” anziché la sola lettera “i” inizialmente ritenuta valida e sufficiente.