Sono stati novanta i produttori altoatesini presenti al Vinitaly in uno stand collettivo dedicato al Sudtirol Alto Adige, che ha ricevuto grande affluenza a conferma della sua fama di produttore di vini bianchi freschi e raffinati nonchè di grandi vini rossi. E’ stata occasione per mostrare quante zone di coltivazione, quanti vitigni, quanti microclimi, ma anche quanti produttori, così diversi gli uni dagli altri, coesistono in questa provincia che si conferma essere luogo partiolarmente eletto per la viticoltura.
“Siamo ancora una volta soddisfatti della nostra partecipazione coesa alla fiera; c’’è stato davvero un grande interesse da parte dei visitatori e i produttori confermano che Vinitaly è un palcoscenico importante e strategico per dare un’anteprima della nuova annata 2023 e per cogliere tutta l’eccellenza e la varietà del nostro piccolo territorio“, spiega Andreas Kofler, Presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “L’Alto Adige continua ad essere ben riconosciuto come produttore di vini bianchi freschi e raffinati: dal Gewürztraminer al Pinot Bianco fino a Sauvignon e Chardonnay. L’eleganza dei nostri Pinot Nero è stata apprezzata e tra le varietà rosse, buona attenzione anche per gli autoctoni Schiava e Lagrein”.
L’annata 2023 è stata un’annata complessa che ha messo alla prova i produttori confermandone l’abilità nella gestione delle sfide più difficili.
“Annata di enormi sforzi ma i viticoltori altoatesini hanno molta esperienza con le condizioni avverse, sanno cosa fare e impiegano la diligenza necessaria”, spiega Eduard Bernhart, direttore del consorzio Vini Alto Adige, che fa poi un’analisi dell’annata: “Le temperature insolitamente alte dopo l’inizio della vendemmia sono state però un vero e proprio colpo di fortuna, soprattutto per le varietà a maturazione più tardiva”.