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È da un pó che non tratto le Marche e i suoi vini. Ma stasera mi sono fatta un piccolo grande regalo. Parlo di un gioiellino che nasce da vigneti situati ad un’altezza di 260 metri e a 25 km dal mare, esposti a nord-ovest e caratterizzati da un suolo prettamente argilloso. Fermentazione e affinamento sulle fecce fini per 12 mesi in acciaio, e poi ancora 18 mesi in bottiglia.

Il “Tardivo ma non tardo” è il Verdicchio Classico Riserva dei Castelli di Jesi di Cantina Santa Barbara in provincia di Ancona, capace come poche di valorizzare questo vitigno.
Questa 2018 è sorprendente e ammaliante, personalmente in grado di creare dipendenza. Sfido a trovare tutte insieme tanta freschezza, sapidità, golosità e persistenza.
Colore dorato carico e splendente. Al naso una moltitudine: frutta secca, frutta esotica, ma anche miele rosato. In bocca il mare, un mare saporitissimo.

Ancor prima colpisce però la raffinata etichetta, ideata per un nobile fine dall artista Catia Uliassi, moglie dello rinomato stellato Mauro a Senigallia : sia lei che l azienda Santa Barbara aderiscono ad una Onlus che si dedica a persone affette da patologie neuromuscolari (Fondazione Paladini) e alla quale è destinata parte del ricavato della vendita di queste bottiglie.
Bellezza nella bellezza.