Il nuovo che avanza è un pensiero adatto allo spirito delle feste del momento, che mi sento di raccontarvi proprio in questo inizio d’anno nuovo. Si tratta di una interessante iniziativa di giovani, decollata ormai da qualche tempo e partita dall’Abruzzo, un territorio che desidero sempre segnalare per la sua ricchezza di tesori naturali (comprende ben 3 Parchi Nazionali, un’Area Marina Protetta, un Parco Regionale e oltre 30 Riserve Naturali), eccellenze agroalimentari e luoghi decisamente economici e vivibili rispetto a certe nostre città, tra l’altro a meno di due ore di auto dalla Capitale e quindi perfetto per unire la nostra voglia di viaggiare a quella di scoprire i vini della regione.
E’ dunque qui che ho incontrato Marco Ferrante, Carlo Capretta e Noemi Pallottini 4 anni fa, quando ne scrissi per la prima volta, e da allora il loro progetto è cresciuto in maniera esponenziale. Questi ragazzi hanno creduto e credono che le nostre scelte odierne plasmeranno il nostro domani e hanno deciso di contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile sfruttando la convergenza di tecnologie all’avanguardia: dati, potenza di calcolo, nuovi materiali, stampa 3D, IoT, IA e l’intelligenza collettiva di 5 miliardi di menti connesse al web. Oggi sono un team dedicato di 10 persone: data scientist, esperti di marketing, sviluppatori software, specialisti di AI ed esperti agricoli.
TraceTechnologies srl, con sede a Nereto, in provincia di Teramo, contribuisce ad aiutare il settore agricolo mediante particolari innovazioni. La loro principale soluzione denominata Vigneto Sicuro, basata su dati satellitari, AI e algoritmi proprietari e presentata in prestigiosi eventi come SMAU nella Silicon Valley e a Berlino, è progettata per aumentare la produttività, ridurre le emissioni di CO2 ed anche i costi di gestione.
Ne parlo con Marco, il fondatore, che ho avuto modo di rincontrare con piacere.
Marco, la vostra idea è nata nel 2020, ma noi ci siamo incontrati nel 2021. Raccontami di nuovo come questa sia scaturita e cosa poi vi abbia spinto a proporla sul serio. Qual è il principio base dell’app Vigneto Sicuro?
Ricordo bene il nostro primo incontro alla Cantina Strappelli! L’idea di Vigneto Sicuro è nata proprio grazie al grandissimo contributo di Guido Strappelli in un periodo di grandi riflessioni, un momento in cui la pandemia ci spinse a rivedere le priorità di vita. I miei studi ed esperienze nel settore chimico e di data science mi hanno portato a riflettere su quanto l’agricoltura, e in particolare la viticoltura, fosse ancora carente di strumenti tecnologici efficaci e facilmente accessibili per fronteggiare le sfide moderne. L’intuizione è stata questa: la viticoltura è un settore che unisce tradizione e innovazione, ma spesso manca l’anello di congiunzione per tradurre dati complessi in azioni concrete. Insieme ai miei cofounder Carlo Capretta e Fabio Di Gaetano, mi sono chiesto come riuscire a mettere la potenza dell’intelligenza dei dati al servizio di una gestione più precisa e sostenibile in campo vitivinicolo. Il principio base dell’app Vigneto Sicuro parte del nostro ecosistema Trace Technologies srl ed è semplice: monitorare, prevedere e quindi agire con intelligenza. Utilizziamo dati meteorologici, di radar satellitari e modelli predittivi avanzati per offrire agli allevatori soluzioni pratiche e a basso costo, capaci di prevenire le malattie della vite e ridurre l’impatto ambientale. Non ci servono nuove installazioni fisiche poiché sfruttiamo al massimo i dati già disponibili, traducendoli in alert e consigli immediati per i viticoltori.
Perché un viticoltore dovrebbe dunque ricorrere al vostro sistema e quanto questo risulta essere davvero affidabile? In pratica, cosa offre in più rispetto all’esperienza di un esperto agronomo direttamente in loco?
Il nostro obiettivo non è sostituire l’agronomo, ma potenziarne il lavoro. Un agronomo porta competenza e sensibilità sul campo, ma non può essere ovunque allo stesso momento, né prevedere con precisione come evolveranno nel tempo i fattori climatici e le condizioni del terreno. Vigneto Sicuro integra e completa l’esperienza sul campo offrendo previsioni personalizzate e accurate dal momento che i nostri modelli predittivi segnalano, con un’affidabilità del 98%, l’incubazione di malattie fungine fino a tre giorni prima permettendo di intervenire in modo mirato e di ridurre i trattamenti fino al 30%. Offre anche alert in tempo reale tramite WhatsApp o app, avvisi chiari e semplici da interpretare da parte del viticoltore, nonché una sicura riduzione dei costi e dell’impatto sull’ambiente: meno trattamenti si traducono in minori costi ed emissioni di CO₂. Pertanto con Vigneto Sicuro il viticoltore ha un alleato tecnologico che lo supporta nel prendere giuste decisioni sulla base di dati concreti.
Qual è la differenza di informazioni rispetto a chi possiede già una stazione meteo?
Le stazioni meteo sono strumenti utili, ma spesso limitati: forniscono dati puntuali e specifici solo per la loro posizione geografica. Questo può non essere sufficiente per comprendere le dinamiche di un’intera area vitivinicola, specialmente in terreni estesi o con microclimi diversificati. Noi andiamo oltre: integriamo i dati delle stazioni meteo esistenti con informazioni satellitari e radar che coprono un’area molto più ampia. Inoltre, elaboriamo questi dati con algoritmi di intelligenza artificiale trasformando i numeri in previsioni affidabili e consigli pratici. Con Vigneto Sicuro, il viticoltore non deve acquistare o mantenere un hardware specifico dato che il sistema si basa su un’infrastruttura già esistente.
Come si inserisce utilmente nelle problematiche scaturite dal cambiamento climatico o da particolari condizioni pedologiche?
Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide per la viticoltura moderna. Eventi meteorologici estremi, variazioni imprevedibili di temperatura e umidità aumentano il rischio di malattie e riducono la stabilità dei raccolti. Vigneto Sicuro è progettato proprio per affrontare queste sfide attraverso un monitoraggio costante in grado di identificare le variazioni climatiche critiche in tempo reale. E’ adattabile in quanto i modelli predittivi tengono conto delle condizioni locali, incluse le peculiarità pedologiche, per poi fornire previsioni personalizzate. Infine sul fronte della gestione delle risorse permette di ottimizzare l’uso dell’acqua e di eventuali trattamenti, essenziali in un contesto di risorse sempre più scarse. Grazie a questa tecnologia aiutiamo i viticoltori a essere più resilienti di fronte alle nuove sfide ambientali, garantendo al contempo qualità e quantità nei raccolti.
Raccontami ora un po’ gli sviluppi dal 2020 a oggi…
Abbiamo fatto passi da gigante. Partiti con una soluzione hardware per il monitoraggio delle viti, ci siamo presto resi conto che era necessario un approccio più immediato e maggiormente sostenibile, cosicché nel 2021 è nato Vigneto Sicuro, sfruttando esclusivamente dati già esistenti e trasformandoli in uno strumento facile da usare. Oggi possiamo vantare una validazione scientifica ottenuta tramite test condotti da associazioni di produttori e tesi accademiche ne confermano un’affidabilità del 98%; un’espansione commerciale, passando da pochi utenti pilota a oltre 3.500 viticoltori in Italia, Francia e Spagna e vari riconoscimenti, vincendo premi per startup e ottenendo un importante finanziamento di 250.000 euro che ci permette di guardare avanti con fiducia. Abbiamo in cantiere anche qualcosa a livello consortile/regionale su cui prometto di tenerti aggiornata. Il cammino è appena iniziato, ma siamo fiduciosi e pieni di entusiasmo per il futuro!